Leader Supremo
Che fosse morto Snoke non mi dispiaceva affatto.
Quello che mi sorprendeva di più era il fatto che fosse già circolata la notizia di un nuovo Leader Supremo.
Mi sarei aspettata una lotta interna tra Ren e Hux, invece, al mio primo incontro dopo gli eventi della Sala del Trono, avevo trovato un iracondo Kylo Ren seguito da un Hux in versione cagnolino, pronto a cogliere qualsiasi occasione per azzannare la gamba del padrone.
Avrei dovuto stare attenta ad Hux, non che fosse un pericolo in sè, ma sapevo che avrebbe fatto di tutto per tradire il suo nuovo Signore e ribaltare il proprio ruolo di subalterno.
Comunque qualcosa non tornava.
Che la ragazza avesse battuto, al loro primo incontro, un Ren ferito e che la stava evidentemente sottovalutando, lo avevo potuto capire.
Ma che mi si dicesse che era riuscita a sconfiggere ed uccidere Snoke mentre lo stesso era protetto da Ren e dalle sue Guardie Pretoriane... non scherziamo, questa non potevo proprio bermela!
Il mio incontro con il nuovo Leader Supremo era avvenuto nei corridoi della Supremacy mentre, appunto, si dirigeva velocemente verso il centro di comando seguito dal Generale Hux.
Il suo sguardo era acceso d'ira e il passo veloce e imponente non presupponeva nulla di buono.
Non mi aveva degnata di uno sguardo e io avevo ceduto il passo facendomi da parte, cercando di permeare la barricata della sua mente che nascondeva... cosa?
Brevi scorci di immagini e poi una chiusura completa, come una porta che mi fosse stata sbattuta in faccia, era tutto ciò che ero riuscita a percepire.
Ma a coprire tutto c'era rabbia, un'ira non più celata con al centro una sola parola: Skywalker.
Non avevo potuto chiedergli spiegazioni, il suo unico ordine era stato di predisporre il Superlaser Siege Cannon e dirigerci tutti sul pianeta minerale Crait, dove erano rimasti i ruderi di un vecchio avamposto ribelle abbandonato da tempo.
Non ci avevo messo tanto a coordinare la forza di sbarco di AT-M6, mentre predisporre il Cannone di Assedio Superlaser era stato più articolato.
Eravamo comunque arrivati sul pianeta prima che qualsiasi rinforzo potesse intervenire in aiuto della Resistenza.
Ero sull'AT-M6 più vicino al cannone quando un gruppo di scalcinati ski speeder V-4X-D era apparso dal nulla, sputato dalla chiusura in metallo dell'ingresso della base ribelle.
Più guardavo quei veicoli e più consideravo folli i loro piloti, non so dire se più pazzi o più eroi.
I nostri Fighter non correvano alcun rischio nel colpire quei pochi disperati e le esplosioni rosso sangue si moltiplicavano sulla superficie del pianeta di sale.
L'ordine di Kylo Ren fu trasmesso a tutte le forze del Primo Ordine: dovevamo concentrarci sull'ingresso della base ribelle.
Pareva deciso a travolgere e distruggere definitivamente la Resistenza, percepivo la sua rabbia come se fosse stato ad un palmo da me.
Era il suo solito errore, il motivo per cui la ragazza lo aveva battuto sulla base StarKiller: era avventato e troppo irascibile, bisognoso di dare dimostrazioni di forza per rassicurare sè stesso prima ancora che gli altri.
Ora si faceva chiamare Leader Supremo, ma non lo era e non pensavo che lo sarebbe mai stato davvero.
E l'apparizione inaspettata del Millenium Falcon era ciò che, più di tutto, poteva farlo cadere nel primo grave errore: ordinare a tutte le forze d'aria di seguire la tanto odiata nave di suo padre per distruggerla.
Vedere il Falcon volare tra i colpi sparati dai Tie Fighter del Primo Ordine era stato una fitta al cuore.
Non avevo mai avuto un feeling particolare con Han Solo, ma negli anni avevamo imparato a rispettarci a vicenda e, in qualche modo, anche ad apprezzarci.
Non ero mai riuscita a perdonare a lui e a Leia di aver abbandonato Ben alla propria insicurezza, spingendolo inconsapevolmente verso il Lato Oscuro, ma io stessa non mi ero accorta della gravità della situazione e nemmeno Luke era riuscito a fare meglio dei genitori del ragazzo.
Non potevo attribuire tutte le colpe al bandito che era diventato un eroe della passata Ribellione, per poi tornare a fare ciò che sapeva fare meglio... il bandito.
Senza Fighter a coprire dall'alto, potevamo tenere a bada i malconci speeder della Resistenza solo con colpi sparati dagli AT-M6.
Poco male, in realtà, dato che cadevano come insetti ad ogni nostro fuoco.
Dal mio posto avevo un'ottima visuale per assistere al ritiro degli speeder, al tentativo disperato di un unico pilota di colpire il Cannone, immolandosi con il proprio mezzo, e all'inaspettato intervento di un altro pilota della Resistenza per salvare l'intraprendente aspirante suicida.
I ribelli erano gente davvero strana!
Quello che non mi sarei mai aspettata di vedere era la figura orgogliosa e tranquilla di Luke Skywalker uscire dall'oscurità della base ribelle e avanzare silenziosamente sul campo di battaglia ormai vuoto.
Non riuscivo a credere ai miei occhi che, involontariamente, mi si riempirono di lacrime.
Con un sussulto, l'improvvisa e immensa collera di Kylo Ren mi aveva investita come un pugno nello stomaco.
Stavo ancora cercando di cogliere il significato dell'ordine in arrivo dalla navetta del Leader Supremo, quando tutti gli AT-M6 presero a tempestare di colpi la figura dell'uomo al centro della radura.
Era una scena folle.
Il minerale rosso del pianeta zampillava sotto i colpi come fosse un'eruzione di lava fredda e il sale della superficie aveva cominciato a scendere in piccoli fiocchi, quasi nevicasse.
La pioggia di colpi pareva non terminare mai.
La mente di Ren era nel più totale subbuglio, spinta verso un irrazionale desiderio di vendetta e di riscatto.
D'improvviso quella che risuonò nei comunicatori, facendo terminare quella tempesta di fuoco, era la voce di Hux.
Cosa stava succedendo?
Ren aveva perso la leadership o la ragione?
Vederlo atterrare e scendere dalla navetta per affrontare un incredibilmente illeso Maestro Skywalker, era troppo.
Avrei voluto precipitarmi là sotto, tra i due.
Cosa aveva intenzione di fare Luke?
Affrontare il suo vecchio discepolo avrebbe portato inevitabilmente alla morte di uno dei due.
E ora erano faccia a faccia... dopo tanto tempo.