Il calore di un abbraccio

La notifica mi era stata trasmessa sul canale riservato: il Leader Supremo richiedeva che lo raggiungessi immediatamente e mi inviava le coordinate.

La zona corrispondeva ad una luna del sistema di Endor... sì, ricordavo quel sistema!

Ma che diavolo ci faceva Kylo Ren su Endor?

Più strano ancora era la richiesta di raggiungerlo con un fighter ad ampio raggio, ma tenendo anonima la missione.

Non avevo perso tempo.

Capitava sempre più di rado che Ren richiedesse la mia presenza, quindi doveva essere qualcosa di davvero importante.

Il motivo per cui usare un mezzo più piccolo e maneggevole di qualsiasi trasporto, mi era stato chiaro appena visto a cosa corrispondevano le coordinate che mi erano arrivate.

Pareva un rottame, ciò che probabilmente era rimasto dopo l'esplosione dell'ultima Morte Nera.

Al momento era un cumulo di residui metallici in mezzo ad un mare in tempesta.

Un posto comodo per atterrare, direi...

Ren era sul pontile, o su quello che rimaneva di un pezzo di metallo che affiorava dall'acqua.

Lo fissai per tutto il tempo, mentre gli andavo incontro.

Lui era in piedi, tra gli schizzi d'acqua, ma sembrava strano, come fosse intontito.

Si girò a guardarmi prima che potessi raggiungerlo e un brivido mi percorse alla vista del buco nei vestiti all'altezza del polmone destro.

Stava bene, non so come ma stava bene, ma era davvero tanto strano.

Il suo sguardo era guardingo, sospettoso ma... aperto, non rabbioso come al solito.

Ma cosa era successo in quel posto?

Cos'era successo a Kylo Ren?

"Posso fidarmi di te?"

Era stata l'unica frase quando, dopo avermi scrutata per un tempo sospettosamente lungo, aveva deciso di parlarmi.

"Come sempre, mio Signore" avevo risposto formalmente, ma sempre più perplessa.

Il tono formale non aveva ottenuto la solita reazione in lui.

Avvertivo un senso di urgenza, ma anche timore di darmi spiegazioni.

"Io non sono più..." era titubante, come se non trovasse le parole.

Non era da lui.

"Io, devo andare!" esclamò facendo un passo verso di me.

In una situazione normale mi avrebbe semplicemente superata per andare al fighter.

Ma non era una situazione normale.

"Supreme Leader, posso chiedere cosa è successo?" gli dissi "Dov'è la tua spada?'"

Solo in quel momento avevo notato l'assenza della spada laser, da cui Ren non si separava mai.

Lui guardò me, poi l'acqua, poi di nuovo me.

"Tu... quanto sei devota al Primo Ordine?"

Ma che razza di domanda era?

Pensieri si affollavano nella mia mente prendendo una forma assurda.

Il dialogo era strano, ma ancora più strane erano le spiegazioni che mi balenavano in testa!

"Io sono devota a te, non al Primo Ordine. E' ciò che ti dissi al nostro incontro anni fa, quando ti chiesi di poter stare al tuo fianco. Ed è ciò che penso ancora oggi, nessuna differenza. Dimmi cosa vuoi che faccia e lo farò."

'Dimmi chi sei!' pensai mentre le mie parole dicevano altro.

Non so se furono le parole o i pensieri a convincerlo di potersi fidare, ma le immagini che mi invasero la mente erano di uno scontro sulle acque, le stesse acque che ci bagnavano in quel momento.

Una ferita mortale mi fece sussultare, così come la sensazione della scomparsa di Leia identica a quella di Luke.

Ma Ren non era morto per la ferita, un potere più grande, capacità straordinarie l'avevano guarito... non solo dalla ferita fisica.

Lo shock mi lasciò stordita.

"Ben..." era l'unica cosa che mi riuscì di pronunciare.

Se non ci fossero stati gli schizzi delle onde che ci bagnavano infrangendosi sul metallo, avrei pensato che quelle nei suoi occhi fossero lacrime.

E anche quelle nei miei.

Si lasciò cadere, esausto, e quando gli sfiorai istintivamente la testa si appoggiò al mio grembo.

Mi sembrava un assurdo viaggio nel tempo, una delle poche volte in cui avevo tenuto in braccio quel bambinetto dai capelli scuri, che cercava di non piangere dopo una caduta e un ginocchio sbucciato.

Era stanco, come se i conflitti interiori che si erano improvvisamente sciolti lo avessero lasciato senza energie.

Lo abbracciai, forse per la prima volta da quando era adulto.

Quasi sorrisi avvertendo il materno istinto di volerlo proteggere... volevo proteggere il Leader Supremo del Primo Ordine!

Che situazione folle!

"Devo andare da lei!" esclamò alzando il viso "Devo salvarla, Milady! Io... non so quale sia il tuo vero nome..."

Me lo ricordavo raramente anche io stessa.

"Mellian" risposi brevemente, mentre lui ripeteva "Mellian" a voce bassa, come fosse un promemoria.

"Vai da lei!" gli dissi "Chiamerò un'altra navetta, ho ancora i privilegi del Primo Ordine. Non è necessario che sappiano altro."

"No!" rispose "Vieni via con me, ti lascerò sull'Ammiraglia oppure ovunque tu voglia andare e poi la seguirò!"

Kylo Ren non esisteva più.

Come poteva essere?

Era questo il compimento di tutto?

Ciò che Yoda, Obi Wan e Luke avevano aspettato per tanto tempo?

Qualcosa, dentro di me, si sciolse.

Come se tanti nodi venissero slegati tutti contemporaneamente lasciando fluttuare la stoffa di cui erano fatti.

"Vai da lei" gli dissi brevemente "Salvala e salva tutti noi, come fece tuo nonno tanti anni fa salvando Luke!"

Mi ricambiò con uno sguardo intenso ed un cenno del capo, ma vidi anche l'accenno di un sorriso che non rivedevo da tanto, troppo tempo.

Un senso di tristezza mi invase, come se quello fosse l'ultimo sguardo che posavo sulla persona che, a dispetto di tutto, mi aveva tenuta ancorata a quella vita negli ultimi anni.

L'avrei rivisto?

Forse no.

Un pensiero emerse prepotente, un grido mentale a cui non riuscivo a dare voce ma che non potevo nascondere: 'Ti voglio bene, bambino mio!'

Non gliel'avevo mai detto, nemmeno durante la sua infanzia.

Rallentò la corsa verso il fighter girandosi brevemente verso di me e io sentii il calore di un abbraccio mentale.

La galassia stava vivendo un cambiamento inimmaginabile senza nemmeno saperlo.

Obi-Wan... perché sentivo il bisogno del mio vecchio compagno, proprio adesso?

Dove sei Obi-Wan?

Lo vedi cosa sta succedendo?