Pericolo strisciante
Questo era troppo.
Sapevo perchè Ren era così immerso nella sua ricerca del "fantasma di Palpatine", o qualunque cosa fosse all'origine del messaggio che presupponeva il ritorno dell'ex Imperatore.
Non esisteva più nulla, per lui, niente aveva importanza... la Resistenza, il Primo Ordine, era tutto in secondo piano.
Lo capivo, ma lasciare Enric Pryde al comando delle forze del Primo Ordine era stupido ed incauto.
Se Hux poteva essere una serpe che tramava contro il Leader Supremo, Pryde era un virus, che con il suo letale insinuarsi tra le fila del Primo Ordine avrebbe potuto diventare seriamente pericoloso.
Come poteva Kylo Ren non rendersene conto?
Vagavo per i corridoi dell'Ammiraglia, diretta alla sala di coda.
Non riuscivo a credere ai racconti.
Che ci fosse una spia nel Primo Ordine era evidente, confermato anche da Ren, e probabilmente ce n'era anche più di una.
Ma che Pryde si prendesse la libertà di giustiziare chicchessia sul ponte della nave, solo in base a proprie intuizioni, era inaccettabile.
Ricordavo di aver incrociato qualche volta di Generale Pryde anche all'epoca dell'Impero.
Era sempre stato un fedelissimo dell'Imperatore, ma non aveva mai attirato troppa attenzione su di sè e, ad un certo punto, sembrava fosse sparito.
Quando avevo fatto notare a Ren che l'Impero doveva avere delle forze di riserva da qualche parte nella galassia, come predisposto a suo tempo da Palpatine, non mi sarei mai aspettata di trovare proprio Pryde al loro comando.
Era rimasto lì, ad aspettare che quelle forze armate venissero richiamate da chiunque intendesse ripristinare l'Ordine Imperiale, o qualcosa del genere.
Era un esaltato, infido e pericoloso.
Nemmeno Hux aveva mai suscitato in me tanto disprezzo.
All'apertura delle porte, la conferma di ciò che si vociferava era davanti ai miei occhi: Armitage Hux giaceva senza vita sul ripiano al centro della stanza.
Il suoi capelli rossi appoggiati alla liscia superficie bianca risaltavano.
L'espressione, perennemente arcigna quando era in vita, adesso sembrava rilassata e quasi benevola quasi che nella morte avesse fatto pace con i suoi demoni interiori.
Avevamo discusso, poco tempo prima, quando mi era capitato di ascoltare un suo sproloquio su Kylo Ren mentre parlava con altri funzionari del Primo Ordine.
"E' completamente impazzito!" gli avevo sentito esclamare "Ormai pensa solo a quel messaggio, come se l'Imperatore, vecchio e decrepito, potesse essere sopravvissuto al pozzo del reattore!"
Beh, poteva non avere tutti i torti, molti la pensavano così. Non mi sarei nemmeno fermata per una cosa del genere.
Ma poi aveva aggiunto "Dubito che sia ancora in grado di guidare il Primo Ordine se non portandoci tutti nel caos!"
"Generale Hux" ero intervenuta "Interessante teoria!"
Nel silenzio attonito generale, si era ammutolito ed era diventato paonazzo.
"E chi proporrebbe per sostituire il Leader Supremo, di grazia?"
Preso alla sprovvista, aveva tentato di balbettare qualcosa.
Sembrava un adolescente colpevole di fronte al rimprovero del genitore. Patetico.
"Io non intendevo..." disse, cercando di abbozzare una risposta "Non pensavo..."
"Lei non pensava... giusto" coglierlo in fallo mi dava sempre una perversa soddisfazione.
"Io credo che il Leader Supremo sia sotto stress continuo, è confuso!" aveva esclamato, ritrovando un minimo di contegno "Ha bisogno di sostegno e di un braccio destro che possa aiutarlo!"
Ridicolo.
"Generale Hux" avevo replicato, tranquilla ma risoluta "Lei non ha la più pallida idea di che tipo di addestramento abbia Kylo Ren! E' in grado di sostenere questo e molto più stress senza battere ciglio!"
Non era proprio esatto, ma non l'avrei certo detto.
"Il Leader Supremo è l'ultimo esponente del Lato Oscuro della Forza ed è il Signore del Primo Ordine, senza discussioni" avevo calcato particolarmente le ultime due parole inclinandomi leggermente verso il militare.
Lui, del resto, si stava facendo sempre più piccolo ed insignificante ai miei occhi e, sicuramente, anche a quelli dei presenti.
"Se di un braccio destro deve avere bisogno, dovrebbe essere indubbiamente qualcuno di fedele, qualcuno che non lo tradirebbe mai e, possibilmente, qualcuno addestrato come lui!" avevo esclamato accendendo la spada laser al termine della frase.
Hux aveva deglutito vistosamente mentre gli altri funzionari erano sbiancati.
"Attento Hux, che i traditori non sono ben visti da queste parti"
Ripensandoci adesso, quasi mi dispiaceva che la mia ultima frase fosse stata quella.
Il volto immobile era in pace, finalmente.
Avevo conosciuto suo padre Brendol, all'epoca dell'Impero, persona alquanto rigida e fastidiosa.
In seguito, avevo anche sentito i pettegolezzi sul figlio bastardo del Generale Brendol Hux, il piccolo Armitage.
Fissando quei capelli rossi, non potevo fare a meno di chiedermi che vita difficile fosse stata la sua.
Possibile che proprio lui avesse deciso di aiutare la Resistenza?
Poi l'ovvia intuizione: non era necessario che gli importasse qualcosa della Resistenza, purchè potesse usarla per sconfiggere Kylo Ren!
Che sciocca che ero stata, Pryde ci aveva visto giusto, Hux era nella posizione ideale per fornire notizie alla resistenza senza destare sospetti.
'Povero stupido Generale Hux' pensai ancora fissandolo 'potevi diventare qualcuno e ti sei perso così, per una ridicola faida che non avresti mai potuto vincere!'