top of page

Pessime decisioni

Anakin era fuori di sé.

Non l'avevo mai visto in simili condizioni.

Non parlava, non alzava mai lo sguardo tranne che in poche occasioni e, quando lo faceva, chiunque altro preferiva non incrociare quello sguardo.

Non so se quello che sentivo, in suo presenza, fosse l'eco del Lato Oscuro della Forza, ma me lo sarei immaginata esattamente così, il che mi preoccupava da morire!


Al funerale di Obi Wan Kenobi avevano partecipato i più vicini: il Consiglio, il suo allievo e Ahsoka, ma anche il resto del tempio Jedi su Coruscant era completamente in lutto.

Io non avevo accesso a quel luogo, ma sentivo forte il cordoglio di tutta la casta Jedi per la perdita di quello che veniva considerato uno dei suoi più forti e stimati rappresentanti.

Se non avessi saputo del piano, probabilmente sarei stata devastata io stessa, anche se questo pensiero mi inquietava e rendeva perplessa... non lo capivo fino in fondo.


Di sicuro, aver tenuto per una volta in considerazione i miei sentimenti, da parte di Obi Wan, l'avevo considerato stupefacente.

"Il piano è pericoloso" mi disse qualche giorno prima "Me ne rendo conto, ma per sventare il possibile attacco al cancelliere non c'è altro modo!"

"Lo dirai ad Anakin?" avevo chiesto.

"Io lo farei, ma il Maestro Joda e il Maestro Windu sono di opinione diversa" mi rispose dubbioso "Ritengono che Anakin sia ancora troppo imprevedibile per essere messo al corrente. Potrebbe essere più dannoso che d'aiuto e la situazione sarà già abbastanza delicata!"

"Quindi pensano che possa fare una delle sue solite cose estremamente stupide..." avevo commentato scuotendo la testa "E non hanno calcolato che potrebbe farla comunque, ma che non sapendo la verità, possa essere anche peggio?"

Il Jedi aveva alzato il sopracciglio, ma senza rispondermi.

Ovviamente ero convinta che il Consiglio stesse sbagliando mossa, con Anakin, ma del resto la pensavo così più o meno per qualsiasi loro decisione.


Adesso, però, con Anakin a passo svelto nei corridoi della piattaforma di atterraggio, che emanava ira, frustrazione e desiderio di vendetta, mi chiedevo come potessero non capire la sua pericolosità!

Oppure la capivano e, proprio per questo, avevano deciso di tagliarlo fuori del tutto?


Avevo cercato di non incontrarlo, dopo l'attentato e in occasione del funerale, per evitare che captasse qualcosa di anomalo nel mio stato d'animo.

Avevo finto questioni in sospeso in un sistema periferico, quindi ero stata per un po' fuori portata.

Dopo il funerale l'avevo incrociato un'unica volta, ma mi sarei comunque aspettata che cercasse conforto, dato che eravamo sempre stati piuttosto legati, fin da quando era un bambino di Tatooine infreddolito.

Invece avevo visto un uomo dagli occhi arrossati, che faceva di tutto per celare la propria rabbia e questo mi aveva, in qualche modo, spaventata.

Un campanello d'allarme non smetteva di risuonarmi in testa e io non sapevo cosa fare per spegnerlo.


La sua padawan lo seguiva come un'ombra e adesso, nei corridoi della piattaforma, pur non riuscendo a parlare con lui, ero riuscita a fermare lei per cercare di capire la situazione.

"Dove state andando?" le avevo chiesto senza preamboli.

Lei, rallentando il passo, mi aveva squadrata con sguardo indagatore.

Non sapevo come mi considerasse, chi pensava che io fossi.

La vedevo raramente, solo quando accompagnava Anakin oppure quando mi vedeva discutere con Obi Wan, ma non ci eravamo mai fermate a parlare se non per brevi comunicazioni ufficiali.

"Come sta Anakin?" aggiunsi con tono più morbido, vedendo la sua riluttanza a parlare.

"Bene!" esclamò "Tutto sommato."

"Padawan Tano" ripresi "dove state andando?"

Lei mi guardò con aria di sfida.

"A prendere l'assassino del Maestro Kenobi!" esclamò.


No, la decisione di tenerli all'oscuro del piano era stata decisamente una pessima idea, ma non potevo tradire Obi Wan, adesso.

Si era fidato e mi aveva raccontato tutto, contravvenendo a decisioni dirette dei Maestri del Consiglio.

Era la prima volta che andava contro un ordine diretto dei suoi superiori e, con mia estrema sorpresa, l'aveva fatto per avvisare me, per non farmi cogliere di sorpresa da una notizia che per me avrebbe potuto essere terribile.


Ahsoka mi guardava come una mamma nexu guarda un predatore che minaccia il suo cucciolo.

Pensava di dover proteggere Anakin da me?

Ma seriamente?

"Ahsoka, questa storia è più grande di voi e Anakin non è in grado di gestirla" cercai di dirle in tono conciliante.

Non potevo certo dirle che l'assassino di Obi Wan, a cui volevano dare la caccia, in realtà era Kenobi stesso sotto mentite spoglie!

"Lui può gestire qualsiasi cosa!" mi rispose infuriata "È il Jedi più forte e tenace e non avrà pace finché l'assassino del Maestro Kenobi non sarà di nuovo rinchiuso!"

"Rinchiuso... o morto?" chiesi io a voce bassa.

La ragazzina mi guardò come se le avessi dato un pugno, prima stordita, poi ancora più infuriata.

"Cosa vorresti dire?"

"Voglio solo dire che il tuo Maestro ha un temperamento molto più... ehm... infiammabile di qualsiasi altro Jedi, il che è potenzialmente pericoloso"

Nei suoi occhi passava il riflesso del dubbio alternato a quello della preoccupazione.

Stava capendo, forse, o almeno speravo che lo facesse e che poi diventasse ciò di cui Anakin aveva bisogno per trovare equilibrio.

"Ahsoka" le dissi decisa muovendomi verso di lei "Anakin non deve andare a caccia di Rako Hardeen!"

Evidentemente la ragazza recepì quella mia uscita come una minaccia e accese entrambe le spade laser mettendosi in posizione di difesa.

Non potevo crederci!

La padawan di Anakin mi stava affrontando spade in pugno.

"Non sei nella posizione di dare ordini al mio Maestro" esclamò isterica "E nemmeno a me!"

L'ultima frase l'aveva pronunciata tentennante, ma la sua volontà di far in modo che non intralciassi i piani di Anakin era assoluta.

Ero perplessa e, in qualche modo, anche contenta della fedeltà che legava quella ragazzina al suo Maestro.

Ma eccola la frase che aspettavo, sempre la solita frase sia che fosse pronunciata o sottintesa "Tu non sei un Jedi!"

Lo disse quasi sibilando, come se questo chiudesse la faccenda.

Ma in gioco c'erano le vite di Obi Wan e Anakin e, forse, anche di questa ragazzina ribelle.

"Tu sai che c'è qualcosa che non va" le dissi "Senti anche tu ciò che prova Anakin e sai che non va bene. Il Consiglio Jedi non capisce Anakin come lo capisci tu, quindi solo tu puoi valutare quanto ci sia di giusto o sbagliato nella strada che sta percorrendo"

Ecco, adesso avevo instillato l'ombra del dubbio anche nel suo animo.

Non mi interessava farle perdere fiducia nel Consiglio, non era il mio scopo, ma doveva capire che Anakin Skywalker era più di ciò che lo consideravano i Jedi, era diverso e, in un certo senso, spesso pericolosamente in bilico.

E lei doveva essere il suo equilibrio.

Spense le spade, mi guardò con occhi sgranati, poi si voltò e si allontanò correndo in direzione del suo Maestro.


Non potevo sapere cosa sarebbe successo e, probabilmente, mi ero appena fatta una nemica, ma se fosse servito a proteggere Anakin, ne era valsa la pena.




Comments


Featured Review
Riprova tra un po'
Quando verranno pubblicati i post, li vedrai qui.
Tag Cloud
bottom of page